Questa particolare configurazione amplificatrice, produce un'uscita proporzionale alla differenza“pesata” dei due ingressi V1 e V2.
Esistono due diverse versioni di amplificatore differenziale:
- non-bilanciata: l’uscita è proporzionale alla differenza tra i due segnali di ingresso,ognuno moltiplicato per un certo coeff.
Si ha quindi un’uscita del tipo:
- bilanciata: l’uscita è proporzionale alla differenza “pura” tra i due segnali di ingresso. Siha quindi un’uscita del tipo:
4.1. Amplificatore differenziale: versione non-bilanciata
La figura 11 presenta lo schema circuitale di un amplificatore differenziale in versione non bilanciata:
Sotto l’ipotesi di cortocircuito virtuale degli ingressi dell’A.O., è possibile ricavare la relazione l’espressione della tensione di uscita in funzione delle due tensioni di ingresso:
E si nota come l’uscita dipenda dalla differenza “pesata” dei due ingressi, ognuno dei quali è pesato mediante un particolare coeff. moltiplicativo.
Naturalmente la presenza dei coeff. moltiplicativi può apparire un inconveniente, in quantoimpedisce di pervenire differenza “netta” tra i segnali di ingresso, requisito che in certe applicazioniè desiderabile. Per raggiungere tale obbiettivo è necessario ricorrere alla versione bilanciatadell’amplificatore differenziale.
4.2. Amplificatore differenziale: versione bilanciata
Un caso del tutto particolare si ha quando è verificata la seguente relazione tra le resistenzedell’amplificatore differenziale: R1 = R2 = R e R3 = R4 = RFIn tal caso si dice che l’amplificatore differenziale è bilanciato (figura 12): Sostituendo tali valori nell’espressione dell’uscita dell’amplificatore differenziale, si ottiene unanuova relazione, per certi versi più pratica della precedente:
In tal caso, la tensione in uscita risulta direttamente proporzionale alla differenza esatta tra ledue tensioni di ingresso ( V1 - V2 ), secondo un fattore di proporzionalità dato dal guadagnodell’amplificatore (Rf/R).
ESERCIZI PROPOSTI
Esercizio 9
- Rf = 100 KOhm;
- R = 20 KOhm;
Le tensioni in ingresso hanno il seguente andamento temporale:

Determinare l'andamento della tensione di uscita.
1 commento:
Gent Dott Sala
ho letto il suo blog, trovandolo molto interessante e molto ricco di materiali rispetto all'argomento che ha trattato.
Per completare il lavoro sarebbe a mio avviso importante esplicitare in modo più chiaro in che senso il lavoro è multimediale, ossia usa un particolare insieme di strumenti e media per presentare e rielaborare l'argomento.
A presto
FD
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