3.1. Sommatore di tensione invertente
Il sommatore invertente fornisce in uscita la somma “pesata” e invertita di segno, di due o più tensioni poste in ingresso.
La figura 7 presenta il sommatore invertente a due ingressi:


Nel caso particolare in cui R1 = R2, la relazione si semplifica e in uscita si ottiene l’edizione amplificata e invertita di segno della somma esatta tra i due segnali di ingresso:


ESERCIZI PROPOSTI
Esercizio 5
Nel sommatore invertente di figura 4 sono noti i seguenti parametri
- R = 600 KOhm;
- R1= 20 KOhm;
- R2= 30 KOhm;
In ingresso sono presenti i seguenti segnali:
- V1 = tensione continua con valore 10 mV;
- V2 = tensione continua con valore 30 mV;
Determinare l’andamento e il valore della tensione di uscita.
Soluzione: Vu = - 9 V (continua)
Soluzione: Vu = - 9 V (continua)
Esercizio 6
Nel sommatore invertente di figura 4 sono noti i seguenti parametri: R1 = R2 = 10 KOhm;
In ingresso sono presenti i seguenti segnali:
- V1 = sinusoide con frequenza 1 Hz e valore di picco 100 mV;
- V2 = sinusoide con frequenza 1 Hz e valore di picco 200 mV;
I due segnali sono perfettamente in fase. A partire da essi si vuole ottenere una nuova sinusoide così caratterizzata:
- frequenza 1 Hz;- fase invertita di 180° rispetto agli ingressi;
- valore di picco 6 V.
Determinare il valore di R affinché l’uscita rispetti i parametri richiesti
Soluzione: R = 200 KOhm
Soluzione: R = 200 KOhm
3.2. Sommatore di tensione non-invertente
Il sommatore non-invertente fornisce in uscita la somma “pesata”, di due o più tensioni poste iningresso. La figura 8 presenta il sommatore non-invertente a due ingressi:


L’estensione al caso di più ingressi diviene più laboriosa rispetto al caso invertente a causa delreciproco effetto di partizione che ogni ingresso esercita nei confronti di tutti gli altri ingressi.
ESERCIZI PROPOSTI
Esercizio 7
Nel sommatore invertente di figura 8 sono noti i seguenti parametri:
- R = 100 KOhm;
- R’= 100 KOhm;
- Rf= 500 KOhm;
In ingresso sono presenti i seguenti segnali:
- V1 = tensione continua con valore +40 mV;
- V2 = tensione continua con valore -10 mV;
Determinare l’andamento e il valore della tensione di uscita.
Soluzione: R = 900 mV (continua)
Soluzione: R = 900 mV (continua)
3.3. Convertitore I-V (Amplificatore di TransResistenza)
La conversione di una corrente in una tensione (transresistenza) può essere svolta in modo tradizionalemediante una semplice resistenza passiva. In tal caso infatti il legame tra uscita e ingresso è dato dall’espressione:

Tale sistema, per quanto semplice, ha un evidente svantaggio: l’effetto di carico di una eventualerete di uscita sul circuito di ingresso.Per garantire il disaccoppiamento tra uscita e ingresso e minimizzare gli indesiderabili effetti dicarico, è allora consigliabile utilizzare un A.O. configurato come amplificatore transresistivo(convertitore I-V). Lo schema circuitale è rappresentato in figura 9:


3.4. Convertitore V-I (amplificatore di TransConduttanza)
La conversione di una tensione in una corrente (transconduttanza) può essere svolta in modotradizionale mediante una semplice conduttanza passiva. In tal caso infatti il legame tra uscita eingresso è dato dall’espressione:

Tale sistema, per quanto semplice, ha un evidente svantaggio: l’effetto di carico di una eventualerete di uscita sul circuito di ingresso.
Per garantire il disaccoppiamento tra uscita e ingresso e minimizzare gli indesiderabili effetti di carico, è allora consigliabile utilizzare un A.O. configurato come amplificatore transconduttivo(convertitore V-I).
Lo schema circuitale è rappresentato in figura 10:

Inoltre, essendo sempre Ii = 0 e considerando che Ir = Ii + Iu, si otterrà Ir = Iu che, tramite opportune sostituzioni fornisce la relazione tra ingresso e uscita:

In sostanza, questo amplificatore fornisce ad un carico RL, una corrente direttamenteproporzionale alla tensione pilota Vi (questo giustifica il nome di amplificatore di transconduttanza).
Il suo principale inconveniente, è costituito dal fatto che il carico, non possedendo alcun capo a massa (e quindi non essendo connesso ad alcun potenziale di riferimento) rimane fluttuante.
Per ovviare a questo inconveniente è necessario ricorrere a configurazioni molto più complesse,che qui non analizziamo.
ERCIZI PROPOSTI
Esercizio 8
Nel convertitore I-V di fig. 9 sono noti i seguenti parametri:
- Ii = corrente sinusoidale con frequenza 1 Hz e valore di picco 10 mA;
- R = 200 KOhm;
La sua uscita viene collegata in cascata ad un convertitore V-I (del tipo di fig. 10) caratterizzato dal seguenteparametro: R = 10 KOhm.
Che tipo di amplificatore si è ottenuto? Quanto vale il guadagno? Che andamento ha l’uscita Vu (modulo e fase)?
Soluzione: Amplificatore di corrente; Ai = Iu/Ii = - 20; Iu = sinusoide con f = 1 Hz, valore di picco 200 mA, fase invertita di 180° rispetto all’ingresso.
Soluzione: Amplificatore di corrente; Ai = Iu/Ii = - 20; Iu = sinusoide con f = 1 Hz, valore di picco 200 mA, fase invertita di 180° rispetto all’ingresso.
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